5 consigli per la prima volta da soli con i nipoti

Ecco, sono finite oggi le mie due settimane a Berlino. Finita anche la settimana in cui i due nonni sono rimasti da soli con la nipotina di un anno e mezzo.

Due nonni che, lo confesso, sono arrivati con molte paure. Jimi va contenta al nido (qui lo chiamano Kita, che sta per Kindergestätte, asilo infantile), ma per il resto del tempo sta con mamma o papà, con l’eccezione di qualche ora con il giovane zio che si è trasferito da poco a Berlino. La mamma, poi, ogni tanto l’allatta ancora, per esempio quando si sveglia la notte. Con noi nonni è stata poco, sempre con i genitori e ormai alcuni mesi fa, e poi ci di vede ogni tanto su Skype. Quindi non si può dire che le nostre frequentazioni siano fittissime, né che le nostre apprensioni non fossero giustificate.

Ma tutto è andato bene, molto bene. Jimi è stata serena e tranquilla, felice di essere con noi, ha riso tanto e giocato ancor di più, ascoltato musica e storie. Anche di notte non si è svegliata più del solito: dopo qualche tentativo di infilare la mano nella scollatura sia mia sia del nonno, ha rinunciato alla poppata e si è riaddormentata. Le ultime notti non si è nemmeno svegliata.

Alla luce della nostra esperienza, possiamo dire che hanno funzionato:

1. convivere una settimana con piccola e genitori prima della loro partenza, in modo da farsi conoscere meglio e diventare un’unica famiglia;

2. apprendere tempi e metodi dei genitori, per poter mantenere ritmi di vita e stili educativi;

3. allontanarsi dalle regole di quel poco che permette qualche coccola in più: nel nostro caso, l’abbiamo sempre fatta dormire nel lettone;

4. farsi raccontare i giochi preferiti, i libri che fanno sognare, le canzoni che fanno ballare, le ninne nanne che  addormentano;

5. mostrare senza timore video inviati da papà e mamma, che fanno sentire in questo modo la loro presenza, e distolgono dall’idea dell’abbandono.

Questa è naturalmente solo la nostra esperienza, avvantaggiata dal carattere solare di Jimi e dal fatto che va molto volentieri al Kita, importantissimo elemento di continuitá: anche le educatrici erano state avvisate e, bravissime, hanno sicuramente contribuito alla serenità del periodo.

Il successo di questa settimana ha certo rassicurato tutta la famiglia per il futuro e mi aspetto che Jimi arrivi presto con il suo valigino a casa dei nonni in Italia. Ma questa sarà un’altra storia.

 

La foto di copertina è di Paolo Sacchi.