Due o tre cose sui viaggi con i bambini

Jimi è ancora piccola, ma mi auguro che nel nostro futuro insieme ci siano numerosi viaggi e vacanze.

Con i miei figli ho viaggiato parecchio e di queste avventure credo farò tesoro anche per quelli con la piccoletta.

Ecco alcune cose che ho imparato.

  1. Coinvolgere i bambini nella pianificazione dell’itinerario. E’ bello partire da un’idea, una storia, un’immagine e cominciare a progettare insieme dove e come andare. Che sia un viaggio in auto o che sia necessario prenotare aerei e treni, prendiamo in mano una carta (o guardiamo su Google maps), tracciamo il percorso, ipotizziamo le tappe. Poi magari qualcosa ci porterà a cambiare tutto, ma non importa.
  2. Entrare con loro nello spirito del viaggio. I libri ci aiutano moltissimo per capire i luoghi, libri illustrati o storie scritte, a seconda dell’età. Ma facciamoglieli scoprire anche con i film e i racconti di amici che ci sono stati.
  3. Mettere al primo posto i loro interessi. Le motivazioni di un viaggio per noi adulti possono essere tante; ma quando facciamo un viaggio con i bambini forse la prima è il piacere delle loro scoperte. Magari certe cose per noi sono scontate, o banali, o non così interessanti, ma per loro possono tracciare ricordi indelebili e aiutare a costruire il loro bagaglio di conoscenze. Paesaggi, città, musei, monumenti: è importante trovare il modo di farglieli apprezzare secondo i loro canoni del gusto e del divertimento.
  4. Non fare troppo. Bisogna seguire i loro ritmi, non forzare i tempi, non farci stare tutto per forza. Permettiamo riposini e spuntini estemporanei, soste in un parco gioco, l’osservazione di un insetto che cammina su un muro. Se possibile, programmiamo i viaggi lunghi durante le ore notturne, per non sovraccaricarli.
  5. Fare bagagli leggeri. Lo sappiamo, trasportare troppe valige, anche se su rotelle, e altri ammennicoli che ci sembrano indispensabili viaggiando con i bambini può farci stancare eccessivamente, trasformandoci in accompagnatori nervosi e insofferenti. Un bagaglio leggero ci fa avere almeno un braccio libero per abbracciarli, tenerli per mano, guidarli con tenerezza.

 

La copertina è la foto di un viaggio di tanti anni fa, con i miei primi due figli; qui siamo nell’anfiteatro di El Djem, in Tunisia, ci ha ritratti Paolo Sacchi.

Qui il racconto su come si viaggiava qualche decennio fa, con e senza bambini.

Leggete anche il post sullo scambio casa, un modo perfetto per viaggiare con i nostri piccoli.