Lavori precari

Sono quasi due anni che non mi pagano i contributi; il lavoro è molto faticoso e senza orari.

Non c’è un contratto nazionale, non ci sono accordi decentrati, niente di niente.

Il giorno libero non è garantito, le norme di sicurezza neppure.

Le ferie, quando ci sono, non sono pagate: non ho diritto alla malattia e devo essere sempre reperibile.

E’ poi severamente vietato avanzare proposte e tantomeno fare critiche all’organizzazione.

Certo ci vuole una resistenza fisica e mentale eccezionali…

ma fare la nonna è comunque meraviglioso!

 

 

 

Grazie a Gabriella Fratini per questo scritto, ironico e reale, che rappresenta moltissime nonne.

 

Sul lavoro delle nonne e la sua retribuzione stanno invece pensando seriamente le nonne svizzere del Movimento AvaEva, raccontate qui, qui e anche un po’  qui.

Qui invece il post Ma te lo aspettavi, nonna?, con i racconti e le emozioni di alcune nonne.

 

Foto di copertina: Mario Dondero, Maestre, Scozia, 1968