Risotto con la zucca: una ricetta allegra per bambini e bambine.

Che frutto generoso, la zucca! Soddisfa gli occhi (per il suo splendido colore…) e il palato. E’ bella da vedere e da lasciare anche come centrotavola, perché attira tutta la luce della cucina. Con la zucca ogni ricetta si trasforma in un comfort food fantastico, che ti coccola e ti appaga.

A pranzo dalla nonna

Poi, quel sapore vagamente dolce (che però dipende da zucca a zucca) non può che essere apprezzato dai nostri piccoli. Quindi il risotto con la zucca è un vero must per tutte le nonne italiane. Quando è stagione, le nonne (e anche qualche nonno, non dimentichiamoli) si mettono ai fornelli per preparare quella delizia cremosa e dorata che piace tanto ai loro nipoti.

Il risotto con la zucca mi riporta a un ricordo davvero lontano. Nonna Giulia, la mia nonna materna, mi aveva invitato a pranzo. Con me c’era Martino (mio primo figlio e ora padre di Jimi), piccolissimo, doveva iniziare in quei giorni lo svezzamento. E così, dopo la prima forchettata al meraviglioso risotto della nonna, decisi che quello doveva essere il primo vero cibo da fargli assaggiare. Incoraggiate dai suoi strilli di  gioia, la punta del cucchiaio si trasformò in bei cucchiaini pieni, che venivano accolti entusiasticamente con un brillare d’occhi e un movimento continuo di braccia e gambe sul seggiolino.

Regina quieta dell’orto

Da quando ho avuto un orto c’è sempre stata qualche zucca, a cui si sono aggiunte spesso quelle donate dalla mia vicina e amica Rita. Ma quest’anno il raccolto è stato entusiasmante: da un solo seme sono nate sette od otto zucche, che hanno invaso metri quadri di terreno e che, ancora adesso a fine ottobre, ci donano il colore di decine di fiori. Poi le altre: insomma quest’anno il mio orto ha prodotto oltre una ventina di zucche, di tutti i colori e le dimensioni.

E senza nessuna fatica. Qui si torna al frutto generoso: mentre altri frutti dell’orto richiedono continue cure e attenzioni (sostegni e legacci, strappar le erbacce, fatiche vere e proprie, mal di schiena, punture di zanzare ecc. ecc.), la zucca cresce da sola, anarchica, dove sceglie di andare va,  non ti chiede nulla, si adatta alla forma del terreno, aggira gli ostacoli, con le sue grandi foglie protegge i frutti che lascia tranquilli a crescere per lungo tempo. E poi, quando tutto il resto dell’orto ha finito (o quasi) di fornirti cibo, ecco che è pronta per donarti il suo, e con grande abbondanza.

zucca tagliata per risotto con la zucca

Il risotto con la zucca presentato ai bambini

Quest’anno ho voluto provare un modo divertente di preparare il risotto per i bambini, che mi è venuto in mente perché io preparo spesso il risotto giallo/nero, cioè con zafferano o zucca e riso venere, a dividersi il piatto. Ecco allora, per i più piccoli, un bicchiere antropomorfo, con una faccetta di zucca e occhi e capelli.

Il risotto è fatto come al mio solito:

  • faccio imbiondire la cipolla e metto la zucca tagliata a pezzetti;
  • cuocio per pochi minuti (fino a che è diventata una purea), aggiungendo un po’ d’acqua e sale;
  • tolgo la zucca e la metto da parte;
  • nella stessa pentola faccio un nuovo piccolo soffritto;
  • metto il riso, faccio tostare e aggiungo una spuzzata di vino bianco;
  • faccio cuocere aggiungendo brodo vegetale;
  • a metà cottura inserisco la zucca;
  • pochi minuti prima della fine, faccio mantecare con burro e parmigiano (o grana) grattugiato;
  • solo per gli adulti, una macinata di pepe.

Poi preparo i bicchieri: devono essere larghi, di vetro.

  • Disegno le faccette con un pennarello vetrostatico.
  • Riempio per quattro quinti i bicchieri con il risotto.
  • In superficie, per fare i capelli, metto uno strato di riso venere che ho in precedenza semplicemente bollito (è talmente profumato di suo…).

Ed ecco il risotto che digrigna i denti o vi sorride, come preferite.

facce di risotto alla zucca fondo nero

Ecco un altro post con una semplicissima ricetta per la zucca.

Ecco una recensione su un bel libro sull’orto per i bambini, dove le zucche sono ben presenti.

Qui il link a un sito espertissimo di orto, nel caso vi vogliate mettere a coltivarle.

Grazie a Paolo per le foto.