Se il piccolo sta con i nonni

Anche se non fosse un piacere, stare con i nipoti fa bene a noi e ai bambini.

L’associazione Neodemos, uno dei migliori punti  di osservazione della realtà demografica italiana e mondiale, ha posto di nuovo in evidenza su Facebook un articolo pubblicato un anno fa, che già avevo letto con grande interesse.

Si sa che in Italia il ‘peso’ dei nonni nell’accudimento dei bambini è maggiore rispetto alla quasi totalità dei Paesi europei (argomento analizzato da Neodemos in un altro articolo): vuoi per la più scarsa mobilità geografica (nonostante il cambiamento delle linee di tendenza, le giovani famiglie italiane si spostano lontano dal luogo di origine meno frequentemente delle loro omologhe europee), vuoi per la disponibilità di tempo delle nonne (è molto alta la disoccupazione femminile, soprattutto over 50), vuoi per la carenza e/o il costo degli asili.

Ma, alla fine, l’insieme di  tutti questi elementi negativi si rivela un bene, soprattutto per i nonni che tengono in allenamento mente e corpo, rallentando in modo significativo il processo di invecchiamento.

Il confronto asilo/nonni per i bambini si conclude invece con un pareggio. Chi va all’asilo manifesta maggiori abilità nel riconoscere colori, forme, lettere, quantità  e nell’associare figure simili (assimilabile a una capacità di problem-solving). Chi passa la giornata con i nonni dimostra invece di conoscere un maggior numero di parole e di saper attribuire il nome corretto a ogni oggetto.