Una giornata all’Expo

Abbiamo sei mesi di tempo (anzi ormai solo cinque) per deciderlo, ma senza dubbio dobbiamo trovare il momento giusto per andarci con i nipotini.
Si tratta certo di un grande luna park, ma forse può essere l’occasione per far riflettere i bambini più grandi sull’alimentazione e sullo sviluppo sostenibile del Pianeta, e comunque anche i più piccini avranno un sacco di stimoli per giocare e divertirsi.

E allora… si va all’Expo con il nipotino!
Innanzitutto, il braccialetto! Prima dell’ingresso, infatti, c’è uno spazio dove distribuiscono braccialetti identificativi ai bambini da 0 a 13 anni. Il timore di perdere il piccolo è così dimezzato.
Se all’ingresso vedete una lunga fila niente paura, c’è una corsia privilegiata per
carrozzine e passeggini e anche per l’accesso ai padiglioni è possibile saltare le file servendosi degli ascensori. Non dimenticate quindi di presentarvi comunque con il passeggino, anche se il nipotino è già grandicello. Tra l’altro, sarà utilissimo per un veloce pisolo nei lunghi percorsi.

famigliola con mamma, papà e nonna, e gli utilissimi passeggini.
famigliola con mamma, papà e nonna, e gli indispensabili passeggini 🙂

Prima sosta, il Children Park, un’area dedicata ai bambini dai 3 ai 10 anni. Qui i ragazzini hanno sperimentato il magico mondo della Natura utilizzando otto installazioni interattive, guidati da animatori veramente simpatici e preparati. Calcolate almeno un’ora abbondante di percorso, senza dimenticare una sosta ai bagni, che sono bellissimi!
Naturalmente non ci siamo persi la Parata di Foody, la mascotte di Expo, che con gli amici pupazzi di frutta e ortaggi percorre il Decumano a suon di musica (una volta alle 11.30 e una alle 16).
Palazzo Italia è sicuramente un’altra tappa obbligata. Sfido qualsiasi italiano a visitare i tre piani del palazzo e non uscirne un po’ orgogliosi, nonostante vengano sottolineati i tanti problemi ambientali da risolvere. Soprattutto i bimbi più piccoli si sono stupiti un sacco con le enormi proiezioni dei video che, grazie a originali giochi di specchi, ti trasportano in una piazza o in un mercato romano o veneziano. Poco distante si trova lo spettacolare Albero della Vita: tra colori, musica e gli altissimi giochi d’acqua delle vicine fontane, ha lasciato a bocca aperta i nostri piccolini.
Ma sono molti i padiglioni dei Paesi che hanno spazi o attività dedicati ai più piccoli: l’Olanda ha una grande ruota panoramica, la Svizzera ha un gigantesco memory sul tema del cibo, l’Austria giochi di aria e bolle. Se i vostri nipoti (Leone è troppo piccolo…) sono attratti dall’elettronica nella Kids Area del Padiglione di Alitalia possono partecipare a numerosi giochi multimediali interattivi.

Alla fine del nostro giro, assolutamente parziale ma senz’altro sufficiente per le nonne con i nipoti al seguito, l’area pic nic vicino alla Cascina Triulza si è rivelata una vera oasi di pace, con i tavolini, le amache e un bel prato verde. Consiglio per il gelato: chiedete la coppetta baby, anche se non è esposta nel listino; per un bimbo è sufficiente e costa ‘solo’ 1.80 invece di 3 euro.

In ogni caso, documentatevi bene scaricando dal sito di Expo la Family Ma e fate un’attenta selezione di ciò che desiderate vedere perché le distanze e le lunghe file che spesso si incontrano all’ingresso dei padiglioni possono creare qualche difficoltà. Un’ultima raccomandazione: controllate che i vostri nipotini abbiano un bel cappellino e spalmateli di crema solare: l’estate sarà lunga e calda… anche all’Expo.
Per l’acqua invece non c’è problema: ben 32 Case dell’Acqua sono disseminate in tutta l’area.