E la nonna dice: mi raccomando, arrampicatevi!

Una delle cose che ho capito è che, diventando nonna, anche la mamma meno apprensiva, più rilassata e permissiva subisce una vera trasformazione genetica e, compatibilmente con il livello di partenza, acquisisce tutta una serie di nuovi timori, con relativo atteggiamento di prevenzione, rispetto ai pericoli che i bambini possono correre.

Sarà l’età, ma sarà soprattutto il fatto che ci si sente doppiamente responsabili, consapevoli che prima di tutto si deve rispondere dell’incolumità dei nipoti ai loro genitori.

Peccato, non mi sento a mio agio in questo aspetto del mio nuovo ruolo… Ma così è.

Le nostre nuove paure possono essere di vario genere. Una di queste è che il bimbo o la bimba si faccia male cadendo da qualsiasi cosa. Per esempio, da un albero, magari quando passa qualche giorno con noi in campagna.

E invece, su questo tipo di apprensione mi sa che dobbiamo forzarci un po’. Perché arrampicarsi sugli alberi fa proprio bene ai nostri piccoletti, e noi dobbiamo incoraggiarli a farlo, per varie ragioni.

  1. Arrampicarsi è un’attività estremamente naturale, istintiva: anche bambini piccolissimi, già prima dei due anni, tendono ad arrampicarsi dove possono. Non necessariamente si tratta di emulazione, si arrampicano anche se non hanno mai visto nessuno farlo.
  2. L’esercizio di arrampicata mette in moto tutti i muscoli, che si esercitano e si fortificano: è un’attività sportiva a tutti gli effetti.
  3. Per arrampicarsi bisogna pensare, e anche velocemente: dove mettere le mani, a che cosa attaccarsi, dove mettere i piedi, quando spingersi verso l’alto… E’ anche un esercizio di concentrazione e coordinamento.
  4. Arrampicandosi si sperimentano strade nuove, si fanno scelte non scontate, magari anche un po’ azzardate, ma comunque si sperimenta.
  5. Nell’arrampicata parte la fantasia: in quel momento i bambini non sono solo su un albero, ma sono i protagonisti di un’avventura.
  6. Dall’alto il mondo è diverso: si impara a cambiare il punto di vista e a vedere le cose sotto un’altra prospettiva.
  7. E poi c’è l’albero, un essere vivente che è bello da scoprire in tutte le sue parti, rami e rametti, corteccia, foglie, fiori, frutti, ecc.

E mentre si arrampicano e ci lanciano uno sguardo, i bambini non devono vedere terrore nei nostri occhi, ma fiducia e rilassatezza. Anzi, magari, se possiamo, arrampichiamoci con loro!

 

La foto di copertina è di Silvio Anderloni, direttore del Boscoincittà di Milano, un posto dove i bambini si sono sempre arrampicati.