Fiabe e crocette: leggere ai bambini

Ho sempre letto ai miei bambini, fin da piccolissimi, il suono della mia voce li affascinava e li calmava. Ho continuato a leggere anche quando erano un po’ cresciuti e potevano leggersi da soli i loro libri.

In particolare, per anni per i due più grandi ho continuato il rito della lettura della fiaba prima di dormire.

Loro dormivano tutti e due su un soppalco in legno che occupava quasi interamente la superficie della loro (piccola) stanza e ci si arrivava da una scaletta. Io li raggiungevo quando erano già sotto le coperte e mi sdraiavo accanto a loro. Allora cominciavo a leggere sempre dallo stesso ingombrante e amatissimo librone, che avevo comprato prima della loro nascita e che via via diventava sempre più usato e sciupacchiato.

Ce l’ho ancora adesso sul mio tavolo: è l’Enciclopedia della favola. Fiabe di tutto il mondo, di Editori Riuniti. Le fiabe, oltre 300, sono state raccolte da due autori russi molto meritevoli, Stanovsky e Vladislav, e l’edizione italiana è stata curata dall’altrettanto meritevole (sempre evviva!) Gianni Rodari. E non da meno sono le illustrazioni, grandi tavole a colori e, qua e là, piccoli disegni in bianco e nero, della bravissima Maria Enrica Agostinelli.

Nella presentazione, tenera e molto datata, si legge

La raccolta contiene oltre trecento fiabe. Alcune sono lunghe, e forse ci vorrà più di un giorno a leggerle. In compenso altre sono brevissime e si leggono in pochi minuti. Troverete in essa fiabe celebri e fiabe sconosciute, fiabe allegre e fiabe tristi, e forse perfino fiabe crudeli; perché le fiabe sono lo specchio del mondo e della vita e vi si impara ogni sorta di cose sugli animali, sulla gente, sulle gioie e le disgrazie degli uomini. Abbiamo compilato questa raccolta scegliendo per voi le fiabe più belle da centinaia e centinaia di volumi scritti in tutte le lingue. Speriamo di aver fatto una buona scelta e vi auguriamo buon divertimento per tutti i giorni dell’anno.

Sul nostro soppalco il rito della lettura non finiva però con il punto finale della fiaba scelta per quella sera. Terminata la lettura iniziava il dibattito, perché tutti e tre dovevamo decidere di comune accordo il punteggio da attribuirle. Si andava da nessuna crocetta (= non vale la pena di rileggerla) a 1 (accettabile, ma niente di che), a 2, 3, 4 crocette. Quest’ultimo punteggio voleva dire: la leggiamo un’altra volta, e poi la rileggiamo, e poi ancora, appena possiamo; ma 4 crocette l’hanno meritato davvero in poche. Per esempio, XXXX l’hanno avuto I tre figli del mugnaio, Francia, poi Il melo incantato, Polonia, Il ragazzo che conquistò un regno con un ago, Negri d’Africa (sic! davvero altri tempi…). Lo so perché ancora adesso posso vedere queste crocette accanto ai nomi nell’indice finale, e mi fanno una grande tenerezza. Accanto a Il ladro Nocciolino, Albania, vedo un tentativo incerto, quindi della mano di un bambino, di mettere una quinta crocetta, non prevista dal Comitato Centrale…

Prima ancora che Jimi nascesse, Martino si è premurato di sapere se avevo ancora tra le mani il librone, lo ha ritenuto un elemento indispensabile per l’educazione della sua bambina. E io non vedo l’ora di ripetere con lei tutto il rituale della lettura, crocette comprese.

Sono andata a cercare in rete se è ancora possibile acquistare questo libro. Credo che sia reperibile nell’usato, il mio è questo (ma la mia copertina si è persa). Ne sono state fatte però anche edizioni più recenti, immagino  si trovino abbastanza facilmente.

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L’idea del post e i miei ricordi di mamma lettrice mi sono venuti leggendo questo articolo, il cui contenuto è molto facile condividere.

L’immagine di copertina è una delle illustrazioni di Maria Enrica Agostinelli, tratta dal libro: è della fiaba La principessa Dragone, Cina, che ha meritato due crocette.

 

Questo il link a un libro di fiabe raccontate da mamme expat, i cui proventi vanno a un’associazione di aiuto alla disabilità.