Il gusto bello di mangiare insieme

Qualche giorno fa ho scoperto un libro, questo qui.

Che cosa mi ha spinto ad acquistarlo? Per prima cosa il titolo. Posso tranquillamente affermare che per me non c’è (quasi) nulla di più bello che mangiare insieme. Ho da sempre la passione per le belle e numerose tavolate e avere aggiunto da qualche tempo il seggiolone del mio nipotino Leone rende tutto ancora più piacevole.

E in questo libro ho ritrovato questo, insieme a molti suggerimenti, da seguire al più presto, per guidare i bambini a conquistare una vera cultura del cibo. Il libro è un manuale strutturato in dieci tappe. Ci sono consigli su come coinvolgere i bimbi nel fare la spesa, oppure in cucina, nella preparazione dei piatti. Altri su come guidarli nella visita dei punti di produzione o di vendita dei prodotti (a questo non avevo mai pensato…). Oppure per aiutarli a scoprire sapori nuovi, difficili, e coltivare il senso del gusto.

C’è poi una divertente rivisitazione del Galateo che sottolinea alcune regole magari dimenticate, ma che conviene senz’altro mantenere per far vivere a noi e ai bambini il momento del pasto come un bel momento; e il libro suggerisce anche giochi allegri per crearne di nuove. A questo proposito ho deciso che riprenderò un rito molto semplice che non so come mai ci siamo persi negli anni: dare solennemente inizio al pranzo con un bel Buon appetito! scandito a gran voce da me (e poi, spero, da tutti i commensali) e un ringraziamento per la cuoca o il cuoco di turno.

Nel capitolo dedicato alle feste ci sono diverse idee su come organizzare un pic-nic, un brunch o una merenda, con ricette molto facili da realizzare. Alla base c’è l’invito a cogliere ogni occasione, anche nella quotidianità, per creare situazioni festose con un piatto particolare o con decorazioni speciali.

Ecco un passaggio che riguarda particolarmente noi nonni e valorizza il nostro ruolo:

Garantire una continuità (alla cultura della tavola) è più facile se si può contare anche su supporti esterni. Un primo importantissimo aiuto viene dai nonni, spesso capaci di condurre con i bambini molte attività legate alla preparazione del cibo. Coinvolgerli garantisce, tra le altre cose, il passaggio di competenze fra generazioni e aiuta a conservare la memoria di ricette e tradizioni che altrimenti rischiano di andare perse.

Questo è Leone che impara a sbucciare i piselli.

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Quindi, se vi va leggete il libro e poi, buon appetito!

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