Le nuvole

In questi giorni di gelo, tanta voglia di bianche nuvole primaverili.

E allora rileggiamo la bella poesia contenuta nell’album ‘Le nuvole’ di Fabrizio De André, anche se nella nostra mente non possiamo evitare di legarle al recitativo di due donne sarde,  una più anziana e una più giovane, Lalla Pisano e Maria Mereu. Dice De André:

Le loro voci mi sembravano in grado di rappresentare bene la Madre Terra, quella, appunto, che vede continuamente passare le nuvole e rimane ad aspettare che piova.  «Si mettono lì / tra noi e il cielo»: se da una parte ci obbligano ad alzare lo sguardo per osservarle, dall’altra ci impediscono di vedere qualcosa più alto di loro. Allora le nuvole diventano entità che decidono al di sopra di noi e cui noi dobbiamo sottostare, ma, pur condizionando la vita di tutti, sono fatte di niente, sono solo apparenza che ci passa sopra con indifferenza e noncuranza per la nostra voglia di pioggia.

Ed ecco la poesia:

Le nuvole

Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio.

Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri.

Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore.

Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai.

Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono lì tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.

 

Di Fabrizio De André tutti sanno tutto (soprattutto dopo l’uscita del film Principe libero). Comunque se volete approfondire la vita e le opere di questo grande autore, questo è il suo sito ufficiale.

In questo post la poesia è accompagnata dalle foto della scultura ‘Le nuvole’ di Michele Lorenzelli, che un gruppo di deliziosi amici ha voluto regalare al nostro giardino e a Paolo per i suoi 60 anni. Per conoscere altre opere del bravo scultore livornese potete consultare la sua pagina Facebook.

In copertina la scultura si armonizza bene con mia nipote Jimi.

In questa immagine un altro personaggio che la vive volentieri.

Entrambe le foto sono di Paolo Sacchi (paolocamillosacchi.com).