Ed eccoci qua, alla quinta estate durante la quale nel mese di luglio ‘lavoro’ a tempo pieno con mio nipote Lupo, 4 anni e mezzo lui, 61 e mezzo io… Negli altri mesi il mio lavoro è solo part-time, sta con me al pomeriggio, dopo l’asilo.

Ormai siamo abituati a vivere in simbiosi, io e lui. Di questo (tanto) tempo passato insieme, l’aspetto per me più piacevole è che mi godo per prima le sue prime volte (con solo un vago dispiacere che non se le possano godere anche i suoi genitori…).

Due anni fa abbiamo iniziato a togliere il pannolino, facendoci delle grandi risate perché non ce la faceva ad arrivare in tempo in bagno. E c’ero solo io! In questi giorni, da bambino che ha capito il concetto di acqua alta, ha preso la prima lezione di nuoto. E c’ero solo io! Sempre nella mia casa al mare abbiamo eliminato il passeggino, e lui ha imparato a camminare con la manina, che ‘io‘ tenevo bella stretta.

E poi altre prime esperienze. Dalle pappe tutte frullate siamo passati al cibo da grandi, da masticare. Con grande stupore, le maestre del nido mi hanno chiesto: Lei è la nonna di Lupo? Come ha fatto a insegnargli a mangiare così?

Lo so, sono solo piccole bellezze, ma io me le godo davvero tanto. A volte mi chiedo se Lupo se ne ricorderà da grande.

Un altro momento impagabile è quello del risveglio alla mattina. Lo sento che si alza, chiude la porta della sua camera, i piedini nudi fanno veloci cik ciak sulla ceramica e, oplà, arriva in camera mia infilandosi sotto le lenzuola, pronto per le coccole che ci facciamo prima di alzarci.

Bé, la mia situazione è un po’ particolare: sono una nonna vedova, e Lupo il nonno non l’ha neanche conosciuto. In ogni caso, tra le mie conoscenze sono molto poche le nonne che riescono ad assaporare la tenerezza di un rapporto così stretto con il proprio nipotino. Io ce l’ho, per fortuna, e mi ritengo molto fortunata anche ad avere una fiducia così grande da mia figlia e suo marito.

Nella foto di copertina siamo io e Lupo, lui con lo stupore della prima volta a teatro.