Tempo fa, ormai sono passati cinque anni, vi ho raccontato della mia passione per il tai chi. In particolare, immaginavo di condividere con mio nipote Olmo questa elegantissima arte del movimento, pensando a come avrei potuto, attraverso il gioco, insegnargli a conoscere l’arte della spada e della sciabola.
Ma, come spesso accade quando lasciamo libera la nostra immaginifica progettualità sul futuro della nostra famiglia, tutto questo non è per niente avvenuto: con Olmo ho condiviso altro, con lui ho sognato e giocato molto. La pratica del tai chi è rimasta però una mia preziosa prerogativa.
In questi anni il tai chi mi ha accompagnato attraverso passaggi emotivamente piuttosto impegnativi della vita. Si è modificata la profondità con cui pratico. Resta sempre, e questa è una bellissima sensazione, il piacere fisico del praticare, l’immagine di me stessa armonica ed elegante, nonostante l’età e le mie accentuate rotondità.
La ricchezza interiore che il tai chi mi regala è l’altro aspetto interessante di questa mia pratica. Negli anni, infatti, ho intensamente lavorato sulla mia energia interiore e su come attivarla e dirigerla attraverso il mio corpo. Ho naturalmente approfondito e studiato l’applicazione dei principi che governano questa arte marziale, ma ancora tantissimo devo scoprire e capire. Un lavoro di questo tipo richiede una profonda attenzione al corpo e una salda consapevolezza di ciò che si mette in gioco e si può raggiungere nel tempo.
Questo approccio molto intimo mi ha accostato anche alla meditazione. Non è stato facile: per mia natura non riesco ad abbandonarmi a pratiche troppo complesse. Ma la percezione del mio respiro, il suo percorso, ciò che accade al mio corpo mentre respiro, l’ascolto delle sensazioni, la lettura delle emozioni e il loro ridimensionamento alla realtà: tutto ciò mi è molto servito per dare valore agli accadimenti della vita.
Più approfondisci e più ti accorgi che ci sono nuove cose da scoprire e imparare. C’è sempre spazio per rinnovare e costruire: questo è un aspetto molto interessante del tai chi. L’acquisizione di nuove tecniche riguarda il corpo e la mente, e tutte le loro possibilità.
Tai chi per tutte le età
Anche chi non è più giovanissimo ha bisogno di sentirsi bene nel suo corpo. Ha bisogno di mantenere uno stato di equilibrio, di buona mobilità, di armonica coordinazione, senza dovere per forza subire allenamenti pesanti e faticosi.
Da qualche anno ho aperto un corso per principianti frequentato da persone incuriosite dai vantaggi di questa pratica che si sta via via diffondendo. Avevo immaginato di rivolgermi a un piccolo gruppo della mia età e avevo perciò progettato lezioni mirate a questo target. Infatti ogni età ha un diverso modo di rapportarsi a questa disciplina. Mentre, in genere, per i giovani l’elemento più attrattivo della pratica è l’apprendimento della sequenza della forma, per le persone di età più avanzata è invece interessante soffermarsi sul piacere introspettivo di ogni singolo movimento. Andando in là con gli anni memorizzare la sequenza diventa forse più difficile (ma mai impossibile…), e viene invece favorito l’ascolto profondo del proprio benessere.
In realtà quest’anno si sono iscritte al mio corso tutte persone piuttosto giovani. Ero io stessa incredula che una nonna potesse insegnare ad allievi giovani, ma sono stata piacevolmente smentita! La relazione che si è instaurata è ricchissima e mi ha anche dato la possibilità di riflettere sulle diverse attitudini all’apprendimento.
Un altro aspetto interessante del tai chi è la possibilità di praticare sia da soli, sia con altri. La pratica collettiva crea un legame energetico intenso e appagante. Per chi è principiante è una sorta di coreografia che regala piacevoli gratificazioni. Più avanti, maturando la conoscenza, praticare con altri permette di percepire un filo di energia vitale che crea una sintonia motoria e mentale tra le persone, spesso davvero emozionante.
Comunque, quando pratico io sono felice e mi sento attraversare da una forte energia. L’immagine che colgo di me è morbida e armonica, mentre la mia concentrazione, il mio stato di meditazione in movimento, mi stabilizza e mi rasserena.
Questo è il link al sito della mia scuola di tai chi.
In questo post racconto invece una storia di yoga.
Qui un altro post sul movimento che libera corpo e mente.
Le fotografie del post sono di Paolo Sacchi.
Ma sei un turbine di idee! Chissà come eri qualche annetto fa… Sei un esempio per tutte noi, anche per la mia bambina! Grazie di aver condiviso questa esperienza!
Ahah! In realtà, anche se ho fatto per molti anni tai chi, il post racconta dell’esperienza della mia amica Patti, che è diventata insegnante. Comunque sì, direi che idee ed energia non mancano né a me né a lei!
Ho provato a praticare il tai chi un paio di volte. Mi è piaciuto moltissimo perchè l’ho fatto all’aperto e nel verde. Devo riconoscere che è stata una bellissima esperienza. Pratico costantemente yoga e meditazione, mi piacerebbe molto ampliare le mie possibilità.
Yoga e tai chi sono certo pratiche differenti, ma hanno molto in comune, perché entrambe creano armonia per la mente e il corpo.
Che bello questo post. Ho scoperto il tai chi in quarantena gra ieri a un video di Leia Cohen. La sua dolcezza mi ha conquistato. Non sono ancora molto costante ma mi piace veramente
Tu sei molto brava
Grazie! Rispondo come Rossella, ma è Patti che deve prendersi i complimenti. E’ davvero una maestra di tai chi dolce e capace e soprattutto sa comunicare il suo entusiasmo e la sua passione.
Qualche anno fa dopo un incidente, al termine della fisioterapia, fu consigliato a mio marito di praticare thai chi. In estate, il maestro faceva lezioni aperte al parco e io mi incantavo a osservare i movimenti dei più esperti. Ora che mi ci hai fatto pensare: era in gruppo plurigenerazionale.
Grazie per il tuo commento. Il tai chi è senz’altro perfetto da abbinare alla fisioterapia. Spero che tuo marito abbia recuperato completamente.
Il Tai chi mi incuriosisce molto pur non praticandolo ancora. Mi piace molto l’idea di poter raggiungere l’equilibrio e l’armonia interiori grazie ad una disciplina che si può praticare da soli o in compagnia. Volevo inoltre complimentarmi con te per aver dato vita ad un corso per principianti.
Maria Domenica
La maestra di tai chi è la mia amica Patti. In effetti il tai chi, per la dolcezza dei suoi movimenti armonici, può essere iniziato a tutte le età.