Post estemporaneo, praticamente di gossip, ma non ho potuto trattenermi.

Parto dalla foto di Cannes, dove Susan Sarandon si presenta sul tappeto rosso con tutto lo splendore dei suoi 69 anni, con spacchi e scollature che rivelano, sì, che non è più una ragazzina, ma mostrano soprattutto una donna che è felice di vivere e che ha un buon rapporto con il proprio corpo.

Allora sono andata a vedere Wikipedia perché sì, conosco i suoi film più famosi (come Rocky Horror Picture Show, Thelma e Louise, Dead man walking), ma non so molto di lei.

E ho scoperto alcune cose interessanti (che probabilmente molte di voi sapranno già). Che è impegnata da sempre nei movimenti per i diritti civili, contro la guerra, la pena di morte, a favore delle coppie gay, ecc.: già, ho in mente lei in foto di manifestazioni. Che  nelle elezioni presidenziali si schiera sempre per il candidato più progressista: è vero, l’ho vista anche nei comizi di Sanders ai piedi del palco. Che in un film così crudo come Pretty baby ha impedito lei che la bambina girasse delle scene nuda. Che ha origini italiane (siciliane) e ha avuto una figlia da un italiano. E, guardando le foto, che difficilmente va in giro pettinata.

Poi ho scoperto anche che è nonna, di una nipotina che adesso ha due anni. In un’intervista a Repubblica ha dichiarato che vuole passare più tempo con lei, e magari anche farle dei golfini a maglia. Ma che non rinuncia alle sue lezioni di boxe.

Nella foto di Cannes c’è tutto questo: tacco basso, provocante, spettinata (ad arte, certo, ma spettinata), con le rughe lasciate lì dove sono. E invidiata da tutte noi, che non dobbiamo rinunciare ad essere Susan (io mi sento di assomigliarle anche un po’, ahah…).