Bambini e altri animali

Jimi è arrivata in una famiglia dove viveva già un cane, il dolcissimo Mickey. Cane perfetto, non per la bellezza, certo, ma giocoso, ubbidiente, tranquillo. Anch’io che ho una spiccata preferenza per i gatti lo accolgo sempre con grande piacere (e mi sembra che il piacere sia reciproco). A volte me lo lasciano perché vanno a fare un viaggio: una volta è capitato anche per tre mesi.
Con Jimi è protettivo, le sta accanto, la lecca volentieri, accoglie grato ciò che cade dal seggiolone. E per lei è certamente una presenza importante, un affetto vero.
Molti psicologi e pedagogisti, si sa, sostengono l’importanza di un animale in famiglia per la crescita di un bambino.
1. La vita di un bambino diventa certo più divertente e avventurosa quando può condividerla con un animale, e soprattutto con un cane.
2. L’essere responsabile di un altro essere vivente (che ha bisogno di mangiare, bere, muoversi, dormire, fare la cacca proprio come lei o lui) aiuta a capire e rispettare le esigenze degli altri e a immaginare di avere anche dei doveri.
3. Un cane o un gatto possono costituire una sicurezza affettiva nei momenti di crisi e un supporto emotivo per i più timidi, introversi, esigenti, diversi.
4. Insegnano a gestire i momenti di frustrazione. Agli animali non sempre va di fare quello che vogliono gli umani: e se il piccolo vuole a tutti i costi far fare qualcosa al cane o al gatto a volte non riesce a spuntarla. All’inizio il bambino si sente frustrato, ma questo gli farà capire che non sempre si può ottenere quello che si vuole.
5. Quando i bimbi sono più grandi, i momenti di solitudine vengono spesso gestiti davanti a uno schermo. Ma se hai un animale in realtà non sei mai solo, e viene meno in mente di ricorrere al computer.
6. Le coccole, si sa, sono indispensabili. Ed è importante farle e non solo riceverle.

Certo bisogna gestire cani e gatti in igiene e sicurezza, stare attenti alle allergie, ma avere in famiglia bambini e animali certo conviene, quindi.
E se i genitori, per comprensibili motivi (spazio in casa, tempo, lavoro), non possono tenerli, allora devono entrare in campo i nonni, perché andare a trovare i nonni e incontrare  lì anche un amico peloso è una gioia, e aumenta senz’altro l’entusiasmo della visita.

 

La foto di copertina è di Kahn Chen.