Riciclare, limitare i combustibili fossili, consumare sostenibilmente, dire no alla plastica: alcune delle tante azioni che, quotidianamente, ci permettono di dare il nostro piccolo contributo nella lotta contro il riscaldamento globale.
Per esempio, dopo essere cresciute negli anni della plastica (“Ma signora guardi ben che sia fatto di Moplen!”, come consigliava Gino Bramieri), stiamo tornando alle abitudini delle nostre nonne e scegliamo sempre più spesso materiali naturali per i nostri oggetti. Tanto per fare qualche esempio, il vetro (bottiglie, vasetti per le conserve), il legno (mollette, appendiabiti), il metallo (sedie per esterni, catini e altri contenitori), poi paglia (vi ricordate le nostre cannucce?), ceramica e coccio, carta, stoffa, ecc.
Anche nel caso di giocattoli per i nostri nipoti ci sentiamo molto più a posto con la coscienza quando li acquistiamo in materiali alternativi alla plastica, come raccontato in questo post.
In questa direzione va anche l’attività della mia amica Giovanna (che d’altra parte di mestiere sarebbe ingegnera nucleare…), che ci spiega passo passo come fare deliziosi pupazzi di stoffa e lana.
Giovanna e i suoi conigli di stoffa
I pupazzi di lana che fabbrico ormai da anni e che regalo ai bambini che conosco sono fatti
esclusivamente di materiale di recupero, e cioè utilizzando vecchi maglioni, ritagli di stoffa, avanzi di lana.
La coniglia arancione che vedete qui ha due occhi di vetro che avevo in casa da tempo, ma per gli occhi vanno benissimo i bottoni. Ma se il fortunato destinatario del pupazzo ha meno di tre anni è sempre consigliabile evitare le piccole parti staccabili: quindi, occhi, naso e bocca vanno ricamati.
Per imbottire i conigli di stoffa si può certamente comperare del materiale fatto apposta, ma io preferisco ritagli di stoffa, altri avanzi tessili, stracci… Il tutto naturalmente va ben lavato, poi sfilacciato oppure fatto a pezzetti.
Prepariamo i pezzi
Si inizia a ritagliare:
– due gambe uguali tra di loro, con i piedi
– due braccia, anche loro uguali tra di loro ma leggermente ricurve
Tutti questi pezzi vanno tagliati in doppio, poi cuciti con un punto fitto vicino ai bordi, lasciando però aperto un lato, e rivoltati. Gli arti vanno vanno quindi imbottiti.
Ora ci troviamo alle prese con la testa, forse la parte più difficile, ma anche la più creativa. La testa può essere leggermente diversa a seconda che si voglia fare un bambino, un coniglio o altro. Per il coniglio, che è il mio soggetto preferito, occorrono ovviamente anche due orecchie, da ritagliare e sagomare con un punto alla base.
Partiamo sempre da una palla di stracci o di imbottitura, che deve essere piuttosto compatta, e inseriamola in una calza. Tiriamo bene la maglina della calza e fermiamola in basso, lasciando un buon margine di tessuto che ci servirà per fissare la testa al corpo.
Il passo successivo è preparare il corpo, di forma rettangolare con un accenno di spalle e di collo. Bisogna quindi aggiungere la testa: ci viene in aiuto anche qui una calza, che fisseremo in fondo al corpo. Una legatura ci serve per segnare il collo.
Il coniglio prende forma
Le orecchie si fissano alla testa con pochi punti, curando che siano fissate bene. La testa va poi rivestita con un rettangolo di maglia ben tirato che gira intorno alle orecchie come si vede nella foto. Si fissa la maglia con degli spilli (che poi si toglieranno) e poi si ferma il tutto con un punto fitto.
Sotto lo strato di maglia più esterno si possono inserire due “palline” di imbottitura per formare il musino con le guance. Occhi e musino possono essere disegnati con pochi punti di
ricamo oppure con bottoni, o anche dipinti con colori da stoffa.
Le braccia e le gambe si attaccano al corpo con punti lunghi in modo che si possano muovere. Il filo deve essere robusto per consentire molti movimenti senza rompersi!
Vestiamo il coniglio
Siamo a buon punto! Adesso vanno tagliati e cuciti un paio di calzoncini e una camicetta (la biancheria!) che saranno poi applicati al pupazzo, in modo da coprire bene tutte le cuciture e i punti lunghi che abbiamo fatto per fissare le varie parti.
Infine, via libera alla fantasia per i vestiti!
Una nonna con un minimo di capacità sartoriale può preparare un intero corredo, con pigiama, golfini, scarpe e molto altro.
L’importante è che i bambini possano mettere e togliere i vestiti, in modo che imparino a utilizzare i bottoni.
Ecco una coppia di conigli di stoffa finiti e vestiti, un maschio e una femmina: i loro golf sono fatti ritagliandoli dalla mia collezione di vecchi maglioni.
E ora, buon lavoro a chi vuole provarci!
È un tutorial veramente divertente da realizzare e soprattutto sostenibile! Complimenti ☺️
Grazie! Se ci provi fammelo sapere, mi raccomando!
Io sono una capra col cucito e non sono neanche particolarmente creativa, ma mi piace molto l’idea di questi pupazzi fatti a mano o comunque di giocattoli sostenibili
Sì, ti capisco. Comunque si possono a trovare pupazzi fatti a mano anche su un portale come Etsy, per esempio, dove le artigiane li confezionano per altri.
Sono veramente tenerissimi questi coniglietti! Grazie mille per il tutorial e per promuovere il riciclo creativo e soprattutto la lotta contro il riscaldamento globale.
Grazie a te per aver letto il post. Certo, la lotta per salvare il pianeta deve essere a tutti i livelli.