La marmellata di arance è una new entry nella mia cucina. Di solito faccio quella di mandarini (e tra qualche giorno replicherò) oppure quella ai tre agrumi (arance, mandarini e limoni). Ma l’arrivo di una bella cassetta di arance naveline dal fornitore siciliano del mio gruppo d’acquisto (la rete InCampagna) mi ha fatto decidere di mettere in dispensa per l’inverno anche la marmellata invernale più classica.
Negli stessi giorni, da un altro produttore, sempre siciliano, sono anche arrivate delle ottime mandorle. Quindi è iniziata la mia sperimentazione: niente di rivoluzionario, ma io la marmellata di arance con scaglie di mandorle, una vera conserva di Sicilia al quadrato, non l’avevo mai fatta.
Ho deciso di riproporre la mia ricetta base, che ho utilizzato anche per gli altri agrumi: mi piace per la sua consistenza densa, per il ruolo importante della buccia, la parte più profumata di ogni agrume, per la nota amara che accompagna la fragranza mediterranea. Confido che questa ricetta funzioni anche per le arance, così come è stato per i mandarini.
Gli ingredienti
Dato che è una sperimentazione, decido di farne una quantità ridotta, il necessario per due o tre vasetti.
Ecco quindi gli ingredienti:
- 1250 gr di arance, 7 naveline, che sono di dimensioni ridotte
- 500 gr. di zucchero, in questo caso ho usato quello bianco
- una quindicina di mandorle (facoltative)
Naturalmente potete modificare le quantità, sempre in un rapporto 5:2.
Il procedimento
- Sterilizzate in acqua bollente i vasetti che volete utilizzare, tappi compresi.
- Fate bollire le arance per 40 minuti, quindi scolatele e fatele raffreddare.
- Apritele in quarti, buccia compresa, togliendo solo parti più dure, il filetto bianco in mezzo, eventuali nocciolini.
- Mettete le arance in una pentola dal fondo spesso e frullatele con il minipimer. Non spaventatevi se, assaggiando il composto, sarà davvero amarissimo: poi con lo zucchero acquisterà il sapore giusto.
- Aggiungete perciò lo zucchero e fate bollire a fuoco bassissimo per 40 minuti, girando spesso con un cucchiaio di legno.
- Se vi piace un po’ di sapore caramellato aumentate la fiamma per gli ultimi dieci minuti, ma fate attenzione perché si attacca facilmente.
- Se avete voglia di aggiungere le mandorle, io le ho fatte sbollentare per togliere la buccia, quindi le ho tostate e tagliate in filetti. Le potete incorporare nella marmellata a fine cottura.
- E’ arrivato infine il momento di riempire i vasetti e di farli raffreddare capovolti.
Facile, no? E’ davvero un procedimento semplicissimo e il successo è assicurato. Infatti, anche se la lascerò riposare per un paio di settimane, l’ho assaggiata appena fatta e mi è proprio piaciuta.
Qui la ricetta, fantastica, per la marmellata di mandarini.