E’ il momento di preparare le marmellate di agrumi. Nel blog trovate due ricette, quella della marmellata di mandarini e una versione per la marmellata di arance. Ma in questo post ecco la versione, molto diversa, della perfetta marmellata di arance all’inglese. Potete prepararla con le arance amare o, se preferite, con delle arance dolci (per esempio le naveline): in questo caso diminuite almeno di un quarto la dose di zucchero.
Gli strumenti
La preparazione prevede alcuni strumenti di semplice reperibilità, ma necessari:
- lo spremiagrumi, meglio se elettrico, con filtro raccoglisemi;
- un telo, tipo un tovagliolo vecchio da cucina: per essere certi che non sappia di detersivo, metterlo a bagno in acqua calda, cambiando l’acqua un paio di volte;
- un grande recipiente, meglio se di vetro, che contenga circa 6 litri di liquido;
- un coltello ben affilato;
- un pentolone, meglio se antiaderente.
Gli ingredienti
Prima di leggere gli ingredienti, suggerisco di non stupirsi della quantità di acqua prevista, e anche di non pensare di modificarla: questo è il segreto per avere una marmellata trasparente. In ogni caso tutta la preparazione è differente da quella delle marmellate tradizionali, quindi coraggio: provate con precisione e senza varianti!
- 1 kg arance
- 2 kg zucchero semolato
- 3 litri acqua
Il procedimento
Lavare le arance e tagliarle a metà, poi spremerle e mettere il succo nel recipiente di vetro.
Appoggiare il telo su una ciotolina o un piatto fondo e versarvi i semi e la polpa che restano nello spremiagrumi. Usando un cucchiaio togliere dall’interno delle bucce la polpa e le pelli che sono rimaste attaccate, e aggiungere anche queste nel telino, lasciando quindi solo le bucce pulite. Non importa se resterà il bianco sotto la buccia, si dovrà eliminare solo la polpa. Legare la tela con uno spago per formare un sacchettino ben chiuso.
Con un coltello affilato tagliare le bucce a fettine molto sottili: sarebbe possibile anche frullarle, ma solo affettandole si ottiene una marmellata limpida, traslucida e con le fettine di bucce in sospensione.
Nel recipiente di vetro mettere:
- le bucce affettate;
- il succo spremuto;
- il sacchetto di tela contenente semi e polpa;
- 1,5 (ovvero la metà) dell’acqua prevista.
Coprire il recipiente e lasciarlo in un luogo fresco almeno per una notte o, meglio, per 24 ore. Questa infusione è una parte fondamentale della ricetta, il risultato non sarà altrettanto buono se provate a omettere questa fase: io, per esigenze di tempo, ce le ho lasciate addirittura due giorni!
Passato il tempo necessario per l’infusione, versare il contenuto del recipiente, incluso il sacchetto con le pelli e i semi, nella pentola da marmellata, e aggiungere il resto dell’acqua. Portare a ebollizione e lasciar sobbollire delicatamente finché le bucce non divengano tenere. A me sono servite circa 2 ore e mezzo: un pezzo di buccia deve essere ben tenero se passato fra il pollice e l’indice. Attenzione a non avere fretta: se lo zucchero viene aggiunto troppo presto le bucce possono diventare legnose.
Quando le bucce sono ormai tenere, togliere il sacchetto con i semi e le pelli e lasciarlo raffreddare finché sarà possibile spremerlo bene. Questa operazione serve a recuperare tutto il liquido che contiene la pectina necessaria perché la marmellata si addensi. Dopo averlo strizzato bene, il contenuto del sacchetto può essere gettato, e il sacchetto lavato per riutilizzarlo.
A questo punto, finalmente, aggiungere lo zucchero nella pentola da marmellata, girando affinché non si attacchi alla pentola. Quando lo zucchero è completamente sciolto alzare la fiamma e portare la pentola a piena ebollizione, abbassando la fiamma solo se la marmellata schiuma e minaccia di debordare dalla pentola.
Cuocere finché la marmellata sarà pronta: per vedere se lo è, versare un po’ di marmellata su un piatto freddo e aspettare 4-5 minuti: se forma una pellicina sulla superficie allora la marmellata è fatta, e può essere tolta dal fuoco.
Versare la marmellata, mentre è ancora calda, nei barattoli già sterilizzati in precedenza in acqua bollente. Lasciare raffreddare i barattoli capovolti.
Per gustare la vostra ottima marmellata di arance all’inglese aspettate qualche giorno e poi preparatevi a delle splendide colazioni.
E, se pensate che sia venuta veramente buona, potete decidere di partecipare all’annuale premio mondiale delle marmellate. Sapevate che esiste davvero? Si chiama World’s Original Marmalade Awards: a questo link potete vedere il vincitore dell’edizione 2020, con una ricetta rigidamente british, naturalmente!
