Vivere come un abitante del luogo
Circa 15 anni fa ho scoperto lo scambio casa, e da allora non ho più smesso. Decine di volte, anche se per brevi periodi, ho cambiato letteralmente indirizzo: sono stata marsigliese, londinese, parigina, newyorkese. Ho abitato in una casa sul mare in Sardegna, in un’isola greca, sulle rias della Galizia, nel centro di Roma. Ho dato un occhio alle galline in una fattoria dell’Essex, ho coccolato gatti berlinesi, ho fatto la spesa nei mercati all’aperto di decine di città, capitali e piccoli centri. Ho girato per i quartieri di Dublino, Aix-en-Provence, Chicago, Barcellona. Ho chiacchierato e organizzato cene con vicini di casa danesi, tedeschi, francesi.

Scambiare l’abitazione
Lo scambio casa (homeexchange o anche solo swap, in inglese) è proprio questo: tu metti a disposizione di qualcuno (famiglia, coppia, single) la tua casa, quella dove vivi o quella di vacanza, e in cambio puoi abitare nella sua, utilizzando tutte le strutture e, spesso, approfittando anche della sua dispensa e della cantina (ah, i vini di certe case francesi…). Il tutto senza scambio di denaro, naturalmente, in un clima di completa fiducia e apertura. Il risultato è una vacanza sostenibile, sia per i vantaggi economici (praticamente ti paghi il viaggio, poi le spese sono quelle che faresti a casa tua), sia perché ti integri completamente in un tessuto sociale e territoriale, con un’impronta ecologica leggera e non invasiva.

Scambiare i consigli
Durante la vacanza ti accompagnano i consigli dei padroni di casa: dove trovare la spiaggia più solitaria, il museo più particolare, il mercatino vintage, il ristorantino da non perdere assolutamente. In cambio anche tu devi lasciare il tuo elenco di suggerimenti su ciò che ti piace, e probabilmente ti inorgoglisce, della tua zona.
Consigliabile è lasciare una grande scatola con guide turistiche, carte e mappe, dépliants vari, itinerari in auto, a piedi o in bici che hai effettivamente sperimentato. Altro elemento da non dimenticare è un vademecum con le regole della casa, i tricks che tutti abbiamo per risolvere i piccoli problemi e i numeri di emergenza per quelli più grandi. E naturalmente puoi lasciare un (sempre gradito) consiglio concreto sul cibo, offrendo come benvenuto ai tuoi ospiti le conserve che hai fatto tu o qualche altro prodotto di eccellenza della tua zona.

Una moltitudine di modalità
Ho fatto scambi simultanei e non simultanei, ho dato ospitalità, a volte ho scambiato anche l’auto, ho mandato i miei figli in America e in Australia con lo scambio giovani. C’è anche la possibilità di ospitare per un breve periodo senza necessariamente scambiare, o solo incontrarsi per un caffè e aver così l’opportunità di rivelare le bellezze della tua zona. Ho ancora qualche ‘credito’, perché ho accolto e non sono ancora riuscita a visitare il loro paese, ma prima o poi riscuoterò.
Gli scambi simultanei possono essere davvero completamente simultanei (una volta ci siamo riconosciuti attraverso un vetro dell’aeroporto, noi partivamo e loro arrivavano), oppure una famiglia può attendere l’altra, organizzando una cena insieme, avendo così l’opportunità di scambiarsi le chiavi e dare qualche prima indicazione a voce. Per noi è abbastanza semplice, perché abbiamo lo studio proprio di fronte a casa e quindi spesso la notte prima della partenza io e Paolo dormiamo lì, lasciando già la casa pronta ai nostri ospiti.

Restare amici per sempre
L’esperienza dello scambio casa spesso non si ferma alle due settimane di vacanza. Con alcuni ‘scambisti’ siamo diventati amici carissimi e ci incontriamo spesso, qui o là, non importa più. Diventare amici, in fondo, è estremamente facile, perché chi sceglie lo scambio casa di solito condivide una stessa filosofia di vita, di adattabilità, curiosità e apertura alle nuove conoscenze.
Così è stato, per esempio, quando solo un caso ci ha fatto conoscere, una decina di anni fa, quelli che sarebbero diventati tra i nostri più cari amici. Loro ci avrebbero ceduto per due settimane la loro casa al mare a Cap Ras sul golfo di Llancá, sulla costa di Girona, e noi avremmo lasciato loro la nostra casa sulle colline tra due laghi. Lo scambio era previsto simultaneo, non avremmo dovuto incontrarci, ma ci fu l’imprevisto: Lluis doveva affrontare l’esame per la patente nautica da lì a poco, e quindi all’ultimo ci proposero di coabitare per qualche giorno.

Durante il viaggio in auto eravamo seriamente preoccupati per la futura convivenza tra i due nuclei familiari, sei noi, cinque loro. Ma bastarono pochi minuti per capire che davvero con loro era tutto facile. La casa gli assomigliava, luminosa, simpatica e gentile, del tutto informale. Alcune stanze erano ritagliate in ambienti inusuali come il sottoscala o quello che sembrava essere un armadio. Stendemmo anche un paio di materassi sulle terrazze, in una notte catalana piena di stelle e di profumi.
Furono tre giorni bellissimi e da allora ci siamo scambiati casa altre volte, oppure ci siamo reciprocamente ospitati, creando occasioni di grande allegria da vivere insieme. Cerchiamo di non perdere feste di compleanno e anniversario, e anche le nostre famiglia allargate, amici compresi, si sono conosciute e frequentate: per esempio, l’estate scorsa due loro amiche inglesi si sono fermate da noi qualche giorno prima di raggiungere la loro meta di vacanza in Trentino.
Un modo di viaggiare anche per nonni e nipoti
Ho scambiato insieme a Paolo, solo io e lui, oppure con tutta la famiglia e anche portandoci gli amici dei figli. Di frequente sono stati compagni di viaggio i nostri amici, bellissime vacanze rilassate tra chi si conosce da una vita.

Mi è capitato di scambiare anche con nonni che volevano fare una vacanza vicino a figli e nipoti, un modo intelligente per stare due settimane o un mese nei paraggi, senza dover obbligare la giovane famiglia alla convivenza. E poi vivendo in una casa vera, viva, amata, attrezzata per una vita reale, spesso abitata da bambini.
Proprio in una bellissima casa di Copenhagen farò anche le mie prossime vacanze da nonna, che vi racconterò.
Sfatare i pregiudizi
La prima domanda che mi pongono i miei interlocutori quando parlo entusiasta dello scambio casa è:
Ma ti fidi a lasciare casa tua in mano ad estranei?
La risposta, naturalmente, è sì! Perché non sono estranei: anche se non ci siamo mai visti, ci siamo contattati più volte via email o per telefono, ci siamo piaciuti da tutto quello che abbiamo capito l’uno dell’altro. Oggi (ma all’inizio non l’avevamo) c’è anche Facebook che aiuta: nessuno crea un profilo fake per svaligiare la casa proprio a te. Ma, soprattutto, lo scambio (molto più che il pagamento in denaro) garantisce un grande rispetto reciproco: loro sono a casa tua mentre tu sei a casa loro; quasi sempre ci si fa un punto d’orgoglio per lasciare tutto perfetto, e forse anche un po’ migliorato. Se poi hai qualcosa di veramente prezioso che hai timore venga danneggiato, nulla ti impedisce di pensarci per tempo e riporlo in un posto chiuso. Inoltre, il passaparola tra chi fa scambio casa è efficiente e velocissimo e se qualcosa non quadra con una persona viene subito alla luce.
La mia esperienza mi dice, dopo circa venticinque scambi, che nulla di grave è mai successo, né a me né a loro. E se si rompe una tazza, che vuoi fare, la ricompri…

Le associazioni dello scambio casa
Certo, l’importante è anche affidarsi a un’associazione seria, che controlli costantemente i profili e sia presente per qualsiasi emergenza.
Le associazioni di scambio casa sono diverse. Quella che mi ha aperto questo mondo è Homelink, forse la più antica; questo è il loro link. Nata negli Stati Uniti negli anni Cinquanta, ha un’efficientissima filiale italiana. Con loro mi sono trovata sempre benissimo: ben gestita, molto seria, con una rete tra le più vaste al mondo. Con una modesta quota annuale si ha a disposizione un enorme archivio online (per decenni è stato un grande librone cartaceo) con foto e descrizione di case e famiglie da consultare e a cui inviare la proposta di scambio. Ma non preoccupatevi: se siete italiani, ovunque abitiate (monolocale in città o villa sul mare), di offerte ve ne arriveranno a decine e avrete un’ampia scelta.
Circa tre anni fa una cara amica mi ha invitato in un’associazione che stava nascendo a Barcellona. Si tratta di Behomm, che si è rapidamente ampliata in tutto il mondo. Questa associazione ha una particolarità: si accede solo su invito ed è riservata ad artisti visuali, designer, architetti, fotografi, collezionisti, amanti del bello ma, in fondo, a chi ama e cura con attenzione ed estetica la propria casa, immensa o piccola che sia. Come potete immaginare, anche solo una visita al sito vale certamente la pena: le case sono una più fantastica dell’altra, particolari; e questo mi fa ricordare che devo aggiornare le foto del mio profilo 😉 . Questa associazione è diventata una vera e propria community e potete anche visitare la loro (nostra!) pagina Facebook. Ho avuto una grande fortuna: dato che sono stata tra le prime aderenti all’associazione ne sono ormai membro a vita. E a parte il vantaggio di non dover pagare la quota annuale, questo mi fa davvero sentire parte integrante (e felice) dell’associazione.

Alcuni altri post sui viaggi nel blog sono
Qui invece si parla proprio dello scambio casa a Copenhagen.
Articolo interessantissimo, da prendere in considerazione per i prossimi viaggi!
Sono contenta di averti incuriosito e di averti fatto venir voglia di vivere questa esperienza!
Articolo davvero interessante, non conoscevo questa cosa. Mi hai aperto gli occhi su molti fronti.
Prova, Sabrina, diventerai una vera cittadina del mondo, a casa tua in ogni paese che visiterai.
è uno splendido modo di viaggiare, nel quale non solo puoi risparmiare qualcosa, ma puoi crearti una rete di amici.
Sì, e io ne sono la prova: oltre a quella famiglia di cui parlo nel post, siamo diventati e restati amci di alcune coppie americane, una australiana, una francese, ecc.
Che meraviglia e che invidia! Sogno di fare questa esperienza da un bel po’, da quando ho visto il film ‘“L’amore non va in vacanza” e ancora niente. Devo assolutamente provarci!
Sì, Sabrina, devi provarci, è bellissimo vivere come un abitante di quella città o quella regione.
E’ un articolo molto interessante. Non ho mai preso in considerazione lo scambio casa ma è una cosa che prima o poi faro’. Complimenti per il tuo sito! Mi piace molto!
Grazie Alessia! Chi scrive ha sempre piacere di esser letto, anche se si tratta di un blog fatto per puro piacere, come nel mio caso.
Avevo letto dello scambio di case, ma non avevo mai letto la testimonianza di qualcuno che aveva provato questa esperienza. Grazie di averla condivisa. Ci farò un pensierino.
Da provare certamente. E poi non si smette più, dà assuefazione.
[…] invece il post sul mio amore per lo scambio casa, un splendido modo di […]
[…] anche il post sullo scambio casa, un modo perfetto per viaggiare con i […]
Questa iniziativa nn la conoscevo e la trovo a dir poco straordinaria… si diventa in qualche modo cittadini del mondo e si instaurano rapporti più unici che rari.
Sì, Letizia, è un modo di viaggiare davvero particolare e che dà tantissimo. Anche se molti lo fanno per motivi economici, restituisce molto in termini di sostenibilità e rispetto reciproco.
Ma che bellissima esperienza questa dello scambio casa! Mi hai già fatto venir voglia di partire in questo modo! E poi ho veramente imparato molto leggendo il tuo articolo Rossella!
Grazie, Marta, non sai quanto piacere mi fai… E ti assicuro che lo scambio casa è un’esperienza davvero unica di vacanza.
Non ci abbiamo mai pensato, ma è un ottima idea, da provare assolutamente!
Provate! E poi con i bambini è assolutamente perfetto, soprattutto se si scambia con una casa abitata da altri bambini.
Wow sembra un’esperienza davvero appagante. A volte vorrei provarci ma poi mi blocco. Chissà forse quest’anno è la volta buona che mi decido a provarci.
Provaci, e non ne potrai più fare a meno! E ti assicuro che terranno la tua casa come la terresti tu! E, parlo per me, a volte anche meglio 😉
Ciao! Lo scambio di casa o swap è sicuramente una gran prova di fiducia oltre che una grande avventura per chi ama il viaggio.
Mayad
In effetti, anche quando faccio viaggi itineranti il mio atteggiamento è sempre di fiducia nei confronti della gente del luogo. Mi sento un’ospite e come tale devo avere rispetto per chi è di casa. Credo che il turismo sia un importante strumento di educazione per le nuove generazioni.
Bellissima esperienza che mi piacerebbe fare, prima o poi. Scambiare la casa è un gesto di grande fiducia che implica consapevolezza e rispetto. Grazie per aver condiviso questo con noi, è di grande ispirazione.
grazie a te, Sara, spero davvero di avervi fatto venire la voglia di provare, prima o poi.
Lo scambio casa è anche un metodo utilissimo per i nomadi digitali per viaggiare e spostarsi spesso nonostante e GRAZIE alla propria casa. Infatti scambiando casa è possibile stabilirsi un po’ più a lungo in una nuova destinazione e trarre nuovi spunti sapendo che qualcuno riempie di nuovo spirito la tua
Verissimo! E’ bello anche pensare alla propria (amata) casa come un oggetto di scambio e non di risorsa economica. Naturalmente rispetto chi affitta, ma trovo che lo scambio sia un po’ come un dono reciproco.
Bellissimo modo di viaggiare e vivere i paesi che si vedono. Bello spunto
si tratta proprio di un altro tipo di viaggio, ideale per chi vuole approfondire la conoscenza di un luogo.
È un’es che mi incuriosisce molto! Non so ancora se il resto della famiglia la pensa come me
eh sì, ho molte amiche che sono convinte ed entusiaste, ma il marito non sopporta l’idea di estranei in casa sua. noi invece siamo felici tutti e due dello scambio casa.
Io lo ho fatto una sola volta a Stoccolma. Esperienza bellissima davvero.
Allora capisci il mio entusiasmo. No, io in Svezia non l’ho ancora fatto, ma lo farò, dato che è un paese che amo e ogni tanto da lì mi arrivano proposte.
Lo trovo interessante lo scambio di casa,non l’ho mai fatto ma mi informero` per il futuro.
se sei aperta al nuovo e agli altri, se vuoi conoscere una città ‘dal di dentro’, se vuoi vivere come un locale questo è un modo di far vacanza che è perfetto per te.
Io al liceo avevo fatto uno scambio con degli studenti inglesi. Io ero andata a casa loro 2 settimane e poi loro sono venuti da me. Una bellissima esperienza che rifarei altre mille volte. Questa, invece, dello scambio di casa non se la proverei. Come la descrivi sembra essere davvero una bellissima esperienza, ma sono troppo gelosa delle mie cose, dei miei spazi di casa, che ho lottato molto per avere…
Erika, come hai letto, io ne sono convinta ed entusiasta, però ognuno deve fare come si sente. Magari per te il momento non è maturo. Ma ti consiglio comunque di tenere questa possibilità di viaggio in un angolo della tua mente: chissà che prima o poi non ti scatti la voglia di provare. Nel caso mi racconti! 🙂
Adoro queste soluioni “moderne”, sfatano anche il mito che viaggiare è solo per ricchi ! ovvio che devi pur fidarti delle persone che entrano in casa tua, ma questo sistema permette di visitare più posti con una spesa contenuta !
Assolutamente d’accordo. Viaggiare è per tutti e lo scambio casa è una soluzione economica, ma che non punta al ribasso, anzi!
Conoscevo già questa modalità, ma non avevo mai approfondito!
Sicuramente molto interessante.
Io non so se ci riuscirei a lasciare la mia casa a altre persone!
io ti consiglio di provare una volta, poi vedrai che continuerai!
Ne avevo già sentiti ti parlare di questo modo di viaggiare scambiandosi le case. Interessante! Da prendere in considerazione. Grazie
Come avrai capito io ne sono entusiasta: è economico, sostenibile e ti fa provare l’esperienza di vivere come un locale.
Siamo state sempre un pò diffidenti sullo scambio casa, ma leggendo questo articolo sembra una soluzione da prendere in considerazione per vivere un luogo appieno e conoscere gente nuova!
Sì, come dico l’importante è affidarsi a un’organizzazione seria e con molte recensioni positive.
Lo scambio casa è sicuramente un modo diverso di viaggiare. In Italia quanto possa essere attiva questa pratica. So che in Europa lo è da oltre 20 anni. Se non erro.
Homelink c’è addirittura da 60 anni e ho conosciuto persone i cui genitori erano tra i primi soci. Certo, in Italia è arrivato più tardi, siamo forse più diffidenti di altri popoli.
E’ il modo di viaggiare che amiamo. Così si conoscono davvero le città e le persone…e poi è super economico….utilissimo il post…e il confronto qui nei commenti
grazie! Sono contenta che anche tu approvi. Poi per viaggiare con i bambini è perfetto!
Fai benissimo ed hai ragione, bisognerebbe superare certe paure che il gioco vale assolutamente la candela! 🙂
sì, la prima volta si ha un po’ di apprensione, ma quando si vede che tutto va liscio, si acquista fiducia, e poi è solo bello!
Bellissimo modo di viaggiare che non avevo mai preso in considerazione! Mi è piaciuto molto il tuo racconto. Lo prenderò sicuramente in considerazione. Grazie per lo spunto!?
grazie a te che hai letto e apprezzato. e buona estate!
Bello!!! Potrei pensarci per qualche parte del giro del mondo 🙂 un appartamento in Toscana farà un po’ di gola o no?
guarda, stai tranquilla, tutta l’italia è richiestissima, ma la toscana più di tutto! avresti centinaia di contatti…
Un modo di viaggiare che non ho mai provato ma che sicuramente da una visione molto più ampia di un luogo rispetto al viaggio tradizionale. Da provare.
certo! prima o poi prendilo in considerazione, poi raccontami.
Mi piace tantissimo questo articolo che finalmente da’ voce a qualcosa a cui penso da tempo. Grazie 🙂
ti auguro di provare e vedrai che ti piacerà. poi fammi sapere, grazie.
Non conoscevo questa modalità di viaggio. Ma da questo inverno siete già in due a parlarmene. Segnali da tenere in considerazione
grazie, leonardo. spero che anche l’altra persona sia entusiasta quanto me.
Hai girato molto 🙂 ed hai conosciuto tantissime persone 🙂
Mi è piaciuto molto il pezzo dove racconti delle galline in fattoria, dei gatti berlinesi e della spesa nei mercati, paesi e città. Questa del far la spesa nei posti dove si va in vacanza è un tasto che preme anche me, trovo che faccia sentire parte del posto, del luogo, anche se solo per un attimo. 🙂
Un modo di viaggiare diverso ma comunque interessante, mi piacerebbe provare anche questa esperienza.
consigliabilissimo, te lo assicuro. e sempre e soltanto sorprese positive.