Mia nonna, tutte le nonne

Io l’ho scoperto solo in questi giorni, ma da qualche anno Giuseppe Caliceti, un illuminato insegnante di scuola primaria a Reggio Emilia, tiene una rubrica su Il Manifesto intitolata I bambini ci parlano. Questo è anche il nome del suo blog, dove racconta dei suoi progetti, dei suoi libri, dei laboratori su disegni e parole.

In un numero de Il Manifesto del 2017, nel suo articolo Mia nonna, tutte le nonne, chiede a bambini e bambine di raccontare della nonna: delle nonne in generale e della loro nonna in particolare. Non ci sono commenti, parlano solo i bambini, attraverso definizioni sintetiche su questa importante protagonista delle loro vite.

Per il maestro è uno strumento per far studiare ai bambini, parlando delle nonne, la differenza tra frasi particolari e frasi generali. Per noi è uno straordinario repertorio di osservazioni divertenti o commoventi, sempre acute e puntuali, su cui fermarci a riflettere.

Prima le frasi generali, che riguardano tutte le nonne

«Le nonne hanno i capelli un po’ bianchi, di solito.»

«Per me le nonne, tutte le nonne, non vogliono mai buttare via le cose vecchie. Loro vogliono tenere tutto per ricordo». «Le nonne sono felici di stare con i loro nipoti.»

«Le nonne sono delle babysitter. Tutte. Però fanno le babysitter gratis, cioè senza farsi pagare.»

«Per me le nonne sono tutte un po’ stanche.»

«Le nonne sanno parlare anche in dialetto, non solo in italiano.»

«Tutte le nonne fanno delle cose buonissime da mangiare.»

«Le nonne vogliono che io sono felice adesso, invece mia madre e mio papà, certe volte, mi mettono in punizione.».

«Tutte le nonne, prima di diventare delle mamme, sono…. Cioè, erano state delle mamme. Cioè, quando diventi nonna è un po’ come se diventi mamma un’altra volta. Perché magari tua figlia ha fatto un figlio e allora adesso quel figlio appena nato è il nipotino della nonna, cioè il figlio di sua figlia.»

«Tutte le nonne sono carine, affettuose.»

«Per me quasi tutte le nonne sanno bene le tabelline.»

«Certe volte le nonne e anche i nonni si dimenticano delle parole mentre parlano, non sanno bene che parole dire.»

«Ci sono delle nonne che hanno i capelli azzurrini, ma io penso che sono capelli colorati.»

«Le nonne sono molto brave a fare da mangiare perché noi andiamo quasi sempre a mangiare a casa di nonna, quando possiamo. Poi mia nonna è molto brava anche nel giardinaggio. Perché lei non ha un giardino, ma dei vasi di fiori, sul terrazzo. E lei li innaffia e li cura molto bene perché le piacciono i colori dei fiori e anche la forma.»

«Tutte le nonne sono gentili.»

«Le nonne vanno spesso ai funerali.»

Ora le frasi particolari,  che riguardano solo le vostre nonne

«Mia nonna ha sempre tante speranze. Lei non è mai di cattivo umore.»

«Mia nonna è gentile.»

«La casa di mia nonna è molto grande. Insieme a lei io gioco.»

«La mia nonna in casa sua ha quattro letti e tante coperte e cuscini. Tantissimi.»

«Mia nonna non dice parolacce. Quasi mai. Cioè, io non l’ho mai sentita che le diceva.»

«Mia nonna ha gli occhi neri ed è molto vecchia.»

«Mia nonna non va in bicicletta. Ci andava quando era più giovane. Adesso non ci va perché ha paura di cadere e di farsi male a una gamba o al braccio. Oppure potrebbe anche morire, se batte la testa.»

«Mia nonna è brava.»

«Mia nonna ha la patente.»

«Mia nonna invece non ha la patente. Non l’ha mai avuta neppure da giovane e perciò non ce l’ha neppure adesso.»

«Poi, anche se l’aveva, la patente, quando un nonno diventa troppo vecchio non può guidare la macchina neppure se prima aveva la patente perché potrebbe fare degli incidenti. È come se non avesse più la patente. È scaduta. Non può guidare, se è troppo vecchio. Anche perché non ci vede bene e può fare degli incidenti.»

«La casa di mia nonna è molto pulita perché lei la pulisce sempre. E poi è anche profumata perché lei la profuma sempre.»

«Mia nonna indossa dei vestiti colorati.»

«Mia nonna è molto sportiva perché si mette quasi sempre la tuta, quando è in casa.»

«Mia nonna non va al bar. Ci va solo mio nonno.»

«Certe volte a casa di mia nonna entrano dei serpenti perché in India ci sono molti serpenti. Lei è ancora in India. Qui in Italia ci siamo solo io, mia mamma, mio papà e mio fratello e sorella. Però certe volte in estate andiamo a trovarla in India e io una volta ho visto che nella sua casa era entrato un serpente.»

«Insieme a mia nonna io parlo molto perché ci raccontiamo le nostre cose. Poi lei mi aiuta a anche a fare i compiti.»

«Io sto più con le mie nonne che con mia mamma e mio papà perché mia mamma e mio papà sono quasi sempre a lavorare. Tranne di notte, sono sempre a lavorare.»

«Mia nonna abita con mio nonno. Lei legge sempre il giornale e poi lo passa a mio nonno che fa finta di leggerlo anche lui.»

«Mia nonna sa parlare con i morti. Me lo ha detto lei.»

«Mia nonna va in piscina a fare ginnastica in acqua perché vuole fare anche lei un po’ di sport. Ci va con delle sue amiche anziane come lei e mi ha detto che si divertono e si rilassano molto, in piscina.»

«Mia nonna è intelligente e sa parlare molte lingue.»

«Mia nonna non è molto tecnologica. Non ha neppure il forno a micro onde o il tablet.»

«Mia nonna non ruba.»

 

Da queste frasi e dalle avventure della madre e della figlia di Giuseppe Caliceti è nato il libro Nonna Ida, edito da Raffaello.

Parlando di Il Manifesto, qui un ricordo di mia cugina Carla e qui un articolo della mia amica Silvia.

Questo un post su un progetto di insegnanti di scuola primaria.

La foto di copertina mostra la mia amica Paola con uno dei suoi fantastici nipoti.